Un breve rapporto sui dati emersi dalle osservazioni radio dello sciame meteorico estivo delle Perseidi.
I seguenti grafici riassumono i dati statistici emersi dalle osservazioni dei radio-echi meteorici catturati dalla stazione RALmet. L’impianto, progettato e costruito “ad hoc” per il monitoraggio continuo dell’attività meteorica, è operativo dal 2015 ed è sintonizzato sulla frequenza (143.050 MHz) dei segnali trasmessi dal radar francese Graves. Questi segnali non sono direttamente ricevibili dalla nostra stazione, ma lo diventano temporaneamente (in forma impulsiva come radio-echi) quando la traccia ionizzata generata da un meteoroide (che proveniendo dallo spazione esterno ad elevata velocità impatta con l’atmosfera superiore) si comporta come un riflettore radio. Più tecnicamente, si tratta di una configurazione radar bi-statico (dove il trasmettitore e il ricevitore sono separati e posizionati a una certa distanza) e presenta il grande vantaggio di monitorare il flusso meteorico a qualsiasi ora del giorno (indipendentemente dall’illuminazione solare o lunare) e dalle condizioni meteorologiche, quindi anche in presenza di cielo nuvoloso o di pioggia, eventi che impediscono l’osservazione visuale. Questa tecnica è molto potente ed efficace per monitorare gli sciami periodici annuali e per scoprire nuovi flussi e detriti spaziali.
Le seguenti informazioni riportano i risultati delle osservazioni effettuate dall’inizio del 2022 a oggi (21 agosto), focalizzando l’attenzione sulle principali caratteristiche di uno degli scaimi periodici più importanti dell’anno, le Perseidi.
Riportiamo le mappe in falsi colori che visualizzano l’occorrenza e l’intensità del flusso meteorico durante l’anno in corso, evidenziando i massimi associati ai principali sciami e i grafici che confrontano la numerosità delle Perseidi negli anni 2021 e 2022.
Analizzando i seguenti grafici e confrontandoli con quelli relativi all’anno precedente, si vede come il flusso delle Perseidi sia caratterizzato da oggetti più massici rispetto agli altri flussi annuali, non necessariamente più numerosi. L’analisi della durata associata ai radio-echi meteorici, proporzionale alla massa dell’oggetto che ha generato il canale ionizzato, ci consente di catalogare gli eventi in base a questo criterio, evidenziando come la Terra, durante il suo moto orbitale, intercetti una maggiore quantità di oggetti massicci durante i mesi estivi.
Di seguito una sequenza di spettrogrammi che si riferiscono ai principali eventi catturati durante il mese di Agosto.