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Lieve scossa di terremoto a Senigallia catturata con un sensore a infrasuoni

Un sensore a infrasuoni è uno strumento progettato per catturare onde sonore con frequenza inferiore a 20 Hz (20 vibrazioni al secondo), inferiore alla soglia di udibilità dell’orecchio umano. Queste onde infrasonore possono propagarsi con scarsa attenuazione per lunghe distanze e sono generate da una varietà di fenomeni naturali come tuoni, venti, terremoti, eruzioni vulcaniche, valanghe, cascate. Sorgenti artificiali di infrasuoni sono, ad esempio, i motori diesel o le turbine eoliche, i boom sonici prodotti dagli aerei oppure le esplosioni chimiche e nucleari. Anche i vortici dei tornado producono onde infrasoniche rivelabili fino a molte decine di chilometri di distanza. Tuoni lontani, non udibili dall’orecchio umano, possono propagare onde di pressione infrasoniche che fanno vibrare i vetri delle finestre. Numerosi animali, tra cui balene, elefanti, rinoceronti, giraffe e alligatori, comunicano tramite gli infrasuoni.

Possiamo immaginare gli infrasuoni come un rombo lento e periodico generato da grandi processi come valanghe, vulcani, tornado, onde oceaniche, terremoti e meteore, oppure generato da grandi esplosioni chimiche o nucleari. Essendo uno dei segni rivelatori dei test nucleari, gli infrasuoni sono continuamente monitorati in tutto il mondo dalla Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty Organization.

Per tentare di catturare l’emissione infrasonora generata dai bolidi meteorici, come interessante complemento all’osservazione dei radio-echi da tempo avviata con il programma RALmet, ho costruito un sensore ad infrasuoni sensibile all’intervallo di frequenze che va da 0.01 Hz fino a 10 Hz: terminati i necessari test, lo strumento sarà installato in una località remota lontana dai distrurbi di origine antropica. Dettagli tecnici saranno oggetto di un prossimo articolo.

Il grafico conferma il corretto funzionamento del sensore. Alle 02:07:20 (ora locale) è stata segnalata una debole scossa di terremoto (ML=2.5) con epicentro a Senigallia (fonte INGV), alla profondità di 26 km: esattamente in quell’istante abbiamo catturato il boato infrasonoro (picco nel grafico) seguito dal successivo rombo di assestamento dell’evento. Nella registrazione si notano incrementi di segnale dovuti ad eventi tellurici temporalmente vicini (come, ad esempio, la scossa avvenuta in Croazia alle 01:58:56).

Lo strumento è stato temporaneamente installato all’interno di una struttura industriale, sito non ideale per quanto riguarda il livello dei segnali artificiali interferenti, comunque minimi durante il periodo delle ferie estive. Si osserva un livello di fondo del segnale relativamente elevato dovuto alle vibrazioni del vento sulla struttura.

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