Appena terminato il mese di Agosto, mentre l’estate volge al termine, proviamo ad analizzare i radio-echi meteorici associati allo sciame delle Perseidi confrontando i dati attuali raccolti dalla stazione RALmet con quelli dell’anno precedente. Emergono informazioni interessanti che evidenziano come variano, di anno in anno, le principali caratteristiche dei flussi meteorici. Ovviamente, saranno necessari diversi anni di osservazioni continue per ottenere informazioni significative e utili sulla variabilità a lungo periodo del flusso meteorico intercettato dalla Terra durante il suo moto di rivoluzione attorno al Sole: questo è il principale obiettivo del nostro studio.
Con il termine osservazione radio del flusso meteorico, mi riferisco a una specifica tecnica di registrazione e di analisi dei radio-echi captati dalla nostra stazione ricevente, riflessi dalla traccia ionizzata generata dai moteoroidi che si consumano, bruciando, mentre penetrano nell’atmosfera terrestre. La tecnica è stata descritta in una pagina del nostro blog. Questi impulsi radio sono le riflessioni del segnale trasmesso da una stazione distante (il trasmettitore radar francese GRAVES, frequenza di 143.050 MHz) che “illumina” la regione di cielo dove transita il meteoroide.
Le mappe seguenti confrontano il flusso meteorico registrato durante il mese di Agosto negli anni 2018 e 2019: spicca lo sciame delle Perseidi con il suo massimo nella notte fra il 12 e il 13. Riportando in falsi colori il numero di radio-echi catturati per ora durante la giornata (asse orizzontale), ogni giorno del mese (asse verticale), si ottiene un’eccellente rappresentazione del profilo dello sciame che sintetizza a colpo d’occhio informazioni come intensità, occorrenza e durata del flusso.
Secondo le nostre osservazioni, quest’anno il picco dello sciame si è verificato con circa due ore di ritardo rispetto al 2018 (intensità paragonabile), con un minor numero percentuale di oggetti massicci, come confermato dai seguenti grafici.
I dati mostrano, infatti, che le durate giornaliere delle riflessioni radio associate all’evento delle Perseidi, proporzionali alla massa degli oggetti che hanno generato la traccia ionizzata, sono mediamente risultate superiori nel 2018 rispetto al 2019, affermazione supportata dall’andamento della percentuale di radiometeore con durata della riflessione radio superiore a 5 secondi (i cosiddetti “radiobolidi”).
Come accennato in un precedente articolo, l’indice di massa giornaliero del flusso meteorico è un parametro che rappresenta il valore medio della distribuzione di massa degli oggetti: minore è il suo valore, maggiore è la percentuale di meteoroidi massicci all’interno della distribuzione studiata. Analizzando gli ultimi due grafici e confrontando le variazioni dell’indice di massa relative agli anni 2018 e 2019 in corrispondenza del picco delle Perseidi, si nota come l’ampia curva di minimo sia più larga nel 2018 rispetto al 2019, segno di una maggiore quantità di oggetti massicci che hanno caratterizzato il flusso di quel periodo. E’ anche interessante anche osservare come le Perseidi e le Geminidi di Dicembre (vedi il grafico relativo al 2018) siano i flussi portatori degli oggetti più massicci (con larga predominanza delle Perseidi), mentre le Quadrantidi di Gennaio appaiono sensibilmente più “leggere”.
Le nostre osservazioni continuano, come sempre. Terminato il 2019, confrontando i dati con quelli dell’anno precedente, approfondiremo con maggiore precisione le considerazioni appena fatte.