- Sole e tempeste geomagnetiche

Il Sole c’è, dopo un lungo periodo di riposo

Un segno di attività dopo un lungo periodo di quiete: nella tarda mattinata del 20 Aprile si è verificata una tempesta magnetica di moderata intensità dovuta all’attività solare, puntualmente registrata dal nostro magnetometro installato presso l’Osservatorio Astronomico “N. Copernico” di Saludecio (RN). Lo strumento è dedicato al monitoraggio continuo della componente orizzontale Y del campo magnetico terrestre (orientata in direzione EST-OVEST), in particolare alle variazioni del campo che segnalano l’attività solare.

Sappiamo che la magnetosfera terrestre, la regione di spazio che circonda il nostro pianeta dove il suo campo magnetico influenza il moto delle particelle elettricamente cariche, è perturbata dal vento solare (flusso di particelle cariche emesso dalla corona solare) che, ostacolato dall’atmosfera e dal campo magnetico terrestre, non raggiunge la superficie ma fluttua attorno alle linee di forza formando una sfera distorta con la Terra al centro, un fronte compresso rivolto verso il Sole e una parte dilatata nella direzione opposta. Le tempeste e le esplosioni solari incrementano la quantità e la velocità delle particelle espulse che, comprimendo la magnetosfera, alterano il suo campo magnetico. Una tempesta geomagnetica si manifesta con un inizio improvviso (appare come un impulso sul tracciato del magnetogramma) causato da un cambiamento di pressione del vento solare contro la magnetosfera, con una durata che può variare da poche ore fino a diversi giorni e una frequenza che dipende dall’attività solare. Come indicatore dei disturbi del campo magnetico terrestre a livello globale si utilizza l’indice planetario Kp (si veda l’istogramma di riferimento nella figura sopra), con valori che variano da 0 a 9: valori prossimi a 5 segnalano una tempesta geomagnetica in corso (barre di colore rosso).

Questi eventi si possono indicativamente classificare come moderati, se le variazioni di intensità della componente orizzontale Y del campo non superano 50 nT, intensi se non superano 250 nT, molto intensi per valori maggiori. Il seguente grafico mostra in dettaglio le variazioni del campo magnetico presso l’Osservatorio “Copernico” nelle giornate 20 e 21 Aprile.

Ulteriori informazioni sull’evento si possono trovare in http://sidc.oma.be/index.php.

 

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